Aldo Franco De Rose e Fabrizio Gallo
Nel corso dell’indagine sono stati intervistati negli ambulatori di medicina generale e multi specialistici della penisola 4.000 maschi e 1541 donne.
Tutti questi soggetti hanno risposto ai questionari elaborati dagli specialisti andrologi e molti medici di medicina generale. I questionari erano collocati nelle sale di attesa degli ambulatori dei medici di medicina generali e venivano compilati in forma anonima dai soggetti in attesa della visita. L’età della popolazione andava dai 15 ai 65 anni.
Dunque una popolazione non selezionata per patologie urologiche, ginecologiche o andrologiche e quindi espressione più veritiera della situazione generale,
Ne è emerso un quadro della patologia che non risparmia neanche i più giovani. Tra i 31 e i 50 anni l’8% dei maschi non ce la fa, percentuale che sale al 18 per cento tra i 51 e i 68 anni. Sotto i 31 anni percentuali molto più basse, con 1,7 per cento di disfunzione erettile e 0,4 di eiaculazione precoce.
Stili di vita. Secondo la stessa indagine i problemi sessuali sono spesso legati a cattivi stili di vita. Tre italiani su dieci consumo alcolici, fumano, mangiano male, sono sedentari. Un problema che porta anche a una maggiore incidenza di tumore alla prostata. Questi comportamenti, infatti, sono causa spesso di infezioni croniche della prostata, rappresentando un potenziale rischio di tumore, come dimostrano molti dati della letteratura.
Il tumore al testicolo. Già dai 14 ai 30 anni il 15% dei giovani fuma, il 6,5% assume alcolici, il 6% ha avuto una malattia sessualmente trasmissibile, mentre il 5% ha avuto la prostatite . In questa fasce di età poco rappresentati i disturbi sessuali attestandosi per il deficit erettile a 1,7% e 04%. Superiori sono invece le patologie tipiche di questa fasce di età: varicocele 22%, formazioni testicolari 18% (cisti e tumori), fimosi 12 %. L’incidenza del tumore testicolare non deve sorprendere in quanto, in questa fasce di età, il tumore dei testicoli è la neoplasia più frequente rispetto a tutti gli altri tumori. E oggi risultano in aumento soprattutto per l’utilizzo degli estrogeni presenti soprattutto nelle carni ma anche nel latte. Per fortuna si guarisce di più grazie ai progressi in campo chirurgico ma anche oncologico e radioterapico.
Malattie sessualmente trasmesse. Dopo i 51 anni aumentano in modo significativo le malattie sessualmente trasmesse , 17%, le infiammazioni del pene, 28%, dovute anche a malattie sistemiche come il diabete, ma anche le infiammazioni della prostata (prostatite), 25%. Ma un vero problema è il sovrappeso che raggiunge il 24%. “Le infiammazioni della prostata – spiega ancora De Rose – , oggi rappresentano un vero fattore di rischio per il tumore della prostata. Infatti lo stimolo irritativo dell’infiammazione cronica e la presenza dell’ipercolesterolemia, sono due parametri spesso riscontrati in chi presenta il tumore della prostata”.
Fumo e alcol. Naturalmente , con la presenza di questi fattori dismetabolici, con il fumo, l’alcol, ricevono una impennata anche i disturbi sessuali, come il deficit erettivo che raggiunge il 18%. Contrariamente a tutte gli studi precedenti però solo il 9% ha lamentato eiaculazione precoce, ben lontano da quel fatidico 20%, per tanto tempo enfatizzato e ora accantonato perché, quasi sicuramente, molto meno prente di quanto si sia voluto dimostrare.
Donne poco soddisfatte. La ricerca ha fotografato anche la situazione delle donne. Riguardo alla sessualità sembra che la vera insoddisfatta sia lei: la sua insoddisfazione sessuale inizia dai 20-30 anni e sembra progredire inesorabilmente. Infatti l’insoddisfazione sessuale inizia con l’8 % per quasi triplicarsi da 31 fino a 50 anni, per arrivare al 36% dopo i 51 anni. In pratica più di un terzo delle donne si dichiara insoddisfatta.